Durante questo periodo non abbiamo potuto fare a meno di notare un aumento delle richieste di consigli e prescrizioni per il trattamento di uno dei disturbi più comuni: la cistite.
La cistite è un'infiammazione della vescica causata dalla risalita nella vescica di alcuni batteri che vivono normalmente nell'intestino o sulla pelle.
Se senti spesso il bisogno di fare pipì, hai dolore al basso ventre, spossatezza e dolore o bruciore durante la minzione è probabile che si tratti di cistite.
A volte la presenza di sangue nelle urine, in caso di forti cistiti batteriche, può portare ad una vera e propria cistite emorragica e in tal caso è bene contattare subito il proprio medico.
PERCHÈ SI SOFFRE DI CISTITE MAGGIORMENTE IN QUESTO PERIODO?
La prolungata permanenza tra le mura domestiche ha avuto come conseguenza un'aumento delle patologie legate alle cattive abitudini alimentari.
La cistite è una di queste e ti spiego il perchè.
In questo periodo tutti ci stiamo sbizzarrendo tra i fornelli.
Tra pane, pizza fatta in casa e dolci stiamo dando terreno fertile allo sviluppo di molti patogeni.
Gli zuccheri semplici e i carboidrati raffinati possono peggiorare una cistite dal momento che lo zucchero è tra i cibi più amati da batteri e funghi.
Peperoni, melanzane, pomodori, cioccolata, salumi, insaccati e lievito possono scatenare infiammazioni della mucosa urinaria, come le bevande alcoliche, potenti irritanti di tutte le mucose dell’organismo, vescica compresa.
Oltre al trattamento farmacologico eventualmente prescritto dal medico e alla messa in pratica di alcuni semplici accorgimenti quali bere molta acqua, tenere la pancia al caldo, evitare di avere rapporti sessuali ed evitare i cibi che possono aumentare il disturbo esistono degli integratori naturali specifici per il trattamento della cistite.
MANNOSIO
Il migliore integratore naturale che si presta a risolvere il problema della cistite e spesso a prevenirla è il mannosio.
Il mannosio, o meglio D-mannosio, è uno zucchero semplice, come il glucosio ma non fornisce calorie, viene eliminato “tal quale” dai reni: nelle vie urinarie quindi il mannosio raggiunge concentrazioni anche molto elevate ed esplica proprio qui la sua funzione per curare la cistite.
Il mannosio infatti interagisce direttamente con i batteri che colonizzano le vie urinarie.
Il D-mannosio ha un'elevata affinità per le lectine (ovvero i filamenti) esterne di molti batteri, in particolare l'Escherichia coli, che è uno dei principali agenti infettanti in caso di cistite.
Per poter dar luogo alla cistite, i batteri si devono attaccare alle pareti delle cellule della vescica, attraverso i loro filamenti (lectine).
Se i batteri sono presenti ma non si attaccano, non daranno luogo all’infezione e saranno eliminati direttamente nelle urine.
La capacità adesiva dei batteri al D-mannosio è superiore a quella verso le cellule della vescica, pertanto il D-mannosio riuscirà a staccare anche i batteri già ancorati alla mucosa e anche quelli penetrati in profondità.
E' stato dimostrato come il D-mannosio si lega anche alle tossine che i batteri producono per raggiungere lo strato interno di mucosa in cui si annidano.
Il D-Mannosio si attacca quindi alle lectine impedendo il legame con le cellule della vescica. Una volta uniti al D-mannosio, i batteri non possono più aderire alla vescica e vengono eliminati attraverso la minzione.
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